giovedì 27 dicembre 2007

Prima di Napster

Quando la "Pirateria" copia era analogica!

Saranno le feste di Natale che, un poco, mi fanno tornare bambino. Saranno i discorsi nostalgici, fatti nelle lunghe serate fredde e noiose, di gente che comincia a sentire le primavere che ha sul groppone. Saranno le discussioni sui DRM e le loro conseguenze. Saranno i ragazzini, del giorno d'oggi, sempre con gli auricolari dell' iPod, o affini, infilati nelle orecchie. Qualsiasi cosa sia, ultimamente sto pensando molto al "come eravamo". In particolare mi è tornato alla mente il periodo delle mie scuole medie e primi anni delle superiori.
Era l'inizio dell'"era digitale". I sitemi operativi di casa Microsoft (MS-DOS) erano ancora a 16 bit. Linux, agli "albori", era ancora una cosa per pochi "eletti".

Anche se i CD audio avevano ormai compiuto 10 anni, gli LP venivano ancora commercializzati nel formato MC (musicassetta). E proprio le "cassettine" erano il supporto prediletto da noi ragazzini. C'era tutto un giro di cassette fra amici e compagni di classe. Un amico ti prestava una cassetta, tu la infilavi nel tuo stereo, con la doppia piastra, insieme ad una "vergine", o una che non ti interessava più, e, finito l'ascolto, avevi la tua brava copia piratata. Esistevano anche degli Hi-Fi che davano la possibilità di fare copie ad alta velocità, il risultato spesso era scadente ma, durante la copia, c'era da pisciarsi addosso dalle risate.
Così, anche senza peer2peer, la musica veniva copiata e scambiata... di mano in mano, non garantendo nessuna qualità per la copia della copia della coppia...
Anche i CD, comunque, venivano copiati... su musicassette ovviamente! Quasi tutti avevamo in casa uno di quei mastodontici stereo che "leggevano" di tutto, dal Vinile all'ottico. Tuttavia questi colossi ingombranti riuscivano a "incidere" solo su cassetta.
Erano tempi d'oro anche per quelli che noi chiamavamo Walkman. In realtà nessuno, o quasi, aveva un Walkman originale... avevamo tutti dei mangianastri portatili a batterie, in pratica delle, più o meno valide, imitazioni. Sarebbe come se oggi chiamassimo "iPod" tutti i lettori mp3.
Non era come adesso. I mangianastri erano ingombranti e non li si aveva sempre dietro. Le cassette non contenevano tanta musica quindi, oltre al mangianastri, bisognava portarsi dietro anche 2 o 3 cassette. Le meccaniche dei mangianastri divoravano le batterie (di solito due stilo AA) e quindi un cambio era d'obbligo. Verso la fine delle batterie la cassetta cominciava a girare più lenta... ma ormai c'eravamo abituati e sopportavamo. Gli auricolari erano usati da pochi, solitamente servivano ad ascoltare in 2 contemporaneamente... un auricolare a testa, di solito si preferivano le cuffie, più ingombranti certamente ma sicuramente più comode. Oggi con un lettore mp3 grande come una supposta le cuffie farebbero troppo ingombro. Poi la cuffia appesa al collo andava di moda allora! Di Walkman in gita ne vedevi di tutte le razze e caste. Dal più economico e grezzo con solo l'avanzamento del nastro, per riavvolgere si girava la cassetta. Al più sofisticato: con 2 uscite per le cuffie, equalizzatore, radio, riavvolgimento, ecc... In ogni caso la qualità dei nastri era sempre dubbia, originali o non che fossero, si rovinavano con una facilità incredibile. Alle volte i fruscii coprivano la canzone, altre volte il volume si abbassava tanto che riuscivi ad avvertire il rumore delle meccaniche. Il volume si regolava con dei potenziometri, che si ossidano facilmente, e non era difficile sentire delle belle "scorreggione" coprire la tua musica. Alcuni mangianastri portatili avevano, come le autoradio, la capacità di farti avanzare di una "traccia" automaticamente. Ovviamente le cassette non erano nate per simili funzioni e, manco a dirlo, la procedura era lenta e, molto spesso, imprecisa.
I lettori CD portatili costavano ancora troppo... e poi, salvo la maggiore qualità del suono, non erano poi molto più pratici dei Walkman.
Certi mangianastri, vecchi o di bassa qualità, alla volte aggrovigliavano il nastro attorno alle meccaniche. L'autoradio di mio Padre era imbattibile in questo. Alle volte si doveva faticare parecchio per estrarre la cassetta e, soprattutto, il suo contenuto dall'apparecchio. Poi, se il nastro si era salvato, con una penna a sfera si faceva girare una matassa della cassetta sino a far rientrare tutto il nastro uscito. Ovviamente quella sezione di nastro, spiegazzata ben bene, non avrebbe mai più riavuto la stessa qualità.
Molti avevano ancora l'abitudine di tenere sempre un nastro vergine nello stereo per registrare le canzoni quando passavano alla radio. Ci si facevano delle vere e proprie compilation, come si sarebbe fatto poi con i CD e gli mp3 scaricati dalla rete. Ovviamente la qualità di queste "opere" era infima: rarissimamente la canzone attaccava dall'inizio, spesso rimaneva traccia di qualche vaccata sparata dal Dj di turno, ogni traccia iniziava e finiva con un bel scorreggione, non mancava mai un minimo di pubblicità, magari c'erano delle traccie stereo e altre mono. Insomma, erano altri tempi!
Sulle musicassette ci si registravano anche i dati per i Personal Computer. Chi non si ricorda i giochi in cassetta del C=64 e affini!?! Qualche volta il mio stereo a doppia piastra è anche riuscito a duplicare delle cassette per C=64.
Avevo scatole da scarpe interamente piene di musicassette. E ancora ne ho molte sperse per casa. Alcune hanno ancora il nastro adesivo attaccato sopra, lo si usava per "aggirare" la, totalmente meccanica, "protezione anti-scrittura". Le musicassette, infatti, hanno un sistema "anti registrazione accidentale", del tutto analogo a quello dei VCR, costituito da due, uno per lato, fori "tappati" da una linguetta di plastica staccabile, bisognava spezzarla se si voleva "attivare la protezione".
La musicassetta è stato un gran supporto. Economico e flessibile. Il primo supporto ad aver permesso a tutti di registrare. Oggi sembra un mezzo grezzo e inaffidabile. Però, a testimonianza della sua diffusione e bontà, ancora alcuni impianti Hi-Fi hanno almeno una piastra. La doppia piastra è quasi sparita, ormai quasi tutti hanno in casa un masterizzatore e, comunque, a nessuno verrebbe più in mente di registrare musica si MC.
Ho appreso proprio durante la stesura di questo post che Currys, una fra le maggiori catene Inglesi di distribuzione di materiale elettronico, ha deciso di non trattare più questo supporto.
Insomma, ormai obsoleta, la musicassetta sta definitivamente tramontando. Comunque per la sua validità và, secondo me, ricordata.
Questo post aveva originariamente proprio l'intento di ricordare questa tecnologia. Alla fine, invece, è divenuta una trascrizione disordinata, e me ne scuso, dei miei ricordi. Ricordi dei tempi delle Cassette suonate nei Wolkman o nei stereoloni portati sulla spalla. I tempi in cui le canzoni negli LP non erano la traccia 1, 2, 3, ecc... ma stavano semplicemente sul lato A o sul lato B, e per cercarsele dovevi girare la cassetta e lavorare di REW e FWD. Troppi ricordi per stare in un solo post! Magari un giorno faccio il "Lato B".

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